Nuova grande scoperta sul diabete. Spuntano fuori altri sintomi sconosciuti. Lo studio potrebbe aprire le porte ad altre frontiere
Numerosi sforzi della ricerca medica sono profusi negli studi della malattia del diabete. Questa malattia è una patologia cronica che ha come caratteristica la presenza di alti livelli di glucosio nel sangue. Questo per via di una quantità o funzione dell’insulina non sufficiente. L’insulina infatti permette che il glucosio entri nelle cellule e si trasformi in energia. Se non svolge perfettamente la sua funzione, il glucosio rimane invece fermo in circolo nel sangue.
Esistono diversi tipi di diabete (diabete 1, 2, gestazionale) e sono davvero moltissime le persone che scoprono di avere questa malattia. Proprio perché è una malattia diffusa, che coinvolge tante persone (solo in Italia sono oltre 3 milioni i pazienti, un trend in aumento negli ultimi anni) e che ha ancora tanti lati nascosti da scoprire, per far si che i pazienti possano avere cure, assistenza e qualità di vita sempre migliori la ricerca continua a lavorare sul diabete e a studiare tanti diversi aspetti di questa patologia. Tra questi, ce n’è uno che ha sorpreso davvero molti e che ha posto l’attenzione su un sintomi sino ad ora meno conosciuto del diabete.
Diabete, la scoperta della ricerca: ecco nuovi sintomi
Secondo alcune ricerche infatti chi ha il diabete avrebbe più possibilità di incappare in problemi ai denti. Denti fragili e carie si presenterebbero con più frequenza su chi ha questa patologia. A provarlo anche uno studio dei ricercatori della Rutgers University, svolto su dei topi. Secondo questo studio, la malattia ridurrebbe la resistenza dei denti e la tenuta di smalto e dentina. renderebbe, insomma, più fragile la nostra dentatura.
I ricercatori per 28 settimane hanno seguito con attenzione il comportamento di 70 topi, di cui la metà con diabete di tipo uno. Ne hanno analizzato la salute e la durezza dei loro denti, ed è risultato che dopo 12 settimane nei tipi diabetici questo diventata significativamente più morbido, peggiorando con il trascorrere del tempo. Questo studio può aprire le porte ad un migliore trattamento dei pazienti con diabete. Come spiegato da Mohammad Ali Saghiri, firmatario dello studio, “Da tempo vediamo tassi elevati di formazione di carie e perdita dei denti nei pazienti con diabete. Sappiamo che trattamenti come le otturazioni non durano così a lungo in questi pazienti, ma non sapevamo esattamente perché”. Proprio per questo, e per i tanti nuovi casi di diabete, i dati raccolti verranno meglio analizzati.