Differenza di età, quando una relazione può funzionare nonostante esperienze e vissuti differenti. Ecco quando e come la relazione può continuare.
Quante volte abbiamo commentato sulla differenza di età notevole all’interno di una coppia? Sotto i riflettori sono maggiormente i personaggi pubblici che sono spesso e volentieri soggetti a paparazzi e ad indiscrezioni anche piccanti. Ma non è solo una caratteristica dei Vip il cimentarsi in una relazione dove uno dei partener ha un’età decisamente maggiore.
Per molte persone, l’età è soltanto rappresentata da un numero, mentre per altri rappresenta un vero e proprio ostacolo. Ma cosa è giusto o sbagliato? fermo restando che la libertà è alla base di ogni considerazione, dobbiamo soffermarci sul concetto di quanto può durare o meno la relazione quando si hanno pregressi e vissuti così differenzi, se no altro per differenze generazionali.
Differenza di età, quando una relazione può funzionare
L’age gap in una relazione continua a suscitare dibattiti, al punto che diversi studi hanno dimostrato che le coppie con un divario di almeno dieci anni sono vittime di disapprovazione sociale. Quando si tratta delle nostre stesse relazioni, sia gli uomini che le donne tendono a preferire qualcuno della loro stessa età, tuttavia sono aperti a partner con un divario d’età compreso di massimo 10-15 anni. In occidente l’8% di tutte le coppie eterosessuali sposate ha una differenza d’età di dieci anni o più. Generalmente si parla di uomini più anziani in coppia con donne più giovani. Solo l’1% delle coppie con un’importante differenza d’età è formata una donna più grande in coppia con un uomo più giovane. In altri paesi, per via di fattori socio-culturali, esiste una differenza notevole che vede le donne nettamente di età più giovane rispetto all’uomo, come accade in Africa.
In questo rapporto, noteremo che l’uomo è tendenzialmente più portato a scegliere partener più giovani e secondo numerosi studi, questo fenomeno trova le sue radici nell’evoluzione umana. Gli uomini non sono soggetti all’imminente orologio biologico perciò le donne non sarebbero preoccupare dell’età più avanzata del compagno, non devono preoccuparsi della fertilità maschile. Gli uomini a loro volta sono più aperti a fasce di età più ampie rispetto alle donne, soprattutto quando invecchiano. Secondo una ricerca, gli stereotipi e i pregiudizi negativi che molte persone nutrono nei confronti delle relazioni con age-gap potrebbero derivare da una percepita iniquità relazionale. In altre parole, le persone credono che un membro della coppia stia in qualche modo usando e/o manipolando l’altro membro, così come dicevamo all’inizio, in riferimento alle argomentazioni che spesso riguardano i personaggi pubblici.
Le difficoltà di relazione potrebbero derivare dalle priorità diverse e per questo, in ogni relazione, è fondamentale discutere le priorità di entrambi e i desideri per il futuro; soprattutto se state cercando un rapporto a lungo termine. Altro problema piò derivare dall’aspetto finanziario e cioè quando il partner che è finanziariamente più stabile finisce per pagare determinate bollette o coprire le spese di entrambi, è importante assicurarsi che il partner supportato non si senta intrappolato nella relazione a causa di questo supporto. In ultimo, ma è un aspetto da considerare per primo, è quello in riferimento alla maturità emotiva e cioè il partner più maturo potrebbe finire per portare un carico emotivo più pesante nella relazione, portando all’esaurimento e potenzialmente alla rottura. In ogni caso, l’età conta, certo, ma tutto dipende dalla soggettività dell’individuo stesso coinvolto nella relazione.