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Salute e Benessere

DNA il sangue cambia, controllati più spesso

Sapevi che anche il dna delle cellule del sangue può cambiare? Ecco la scoperta della ricerca e perché devi controllarti

Il nostro corpo cambia in continuazione. Con il passare del tempo, tessuti, e cellule cambiano e si modificano. Questo processo comprende anche il sangue. Un nuovo studio sul dna ha infatti rilevato come anche il sangue passi con il passare del tempo e dell’età. Le nostre cellule staminali si modificano, mutano, e la loro proliferazione può essere alterata, come per esempio nel caso di tumori.

A confermare la teoria uno studio svolto dai ricercatori del Wellcome Sanger Institute,  del Cambridge Stem Cell Institute e dell’Istituto europeo di bioinformatica (Ebi), che fa capo al Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare (Embl), a cui hanno partecipato anche i ricercatori dell’Istituto di Ricerca Genetica e Biomedica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Irgb-Cnr).

Anche il sangue muta, lo studio sul dna

Lo studio, come detto, ha provato che nel tempo le cellule accumulano delle mutazioni nel dna. Alcune di queste mutazioni fanno si che le cellule possano proliferare più facilmente. Questo processo, che riguarda le cellule staminali del sangue, con l’età può rappresentare un pericolo, e favorire lo sviluppo di tumori del sangue e altre patologie.

La ricerca ha analizzato 700 cloni di cellule di sangue appartenenti a 385 sardi (tutti di età superiore ai 55 anni) studiandone le modifiche e l’evoluzione per 16 anni. Da queste analisi è emerso che il 92% dei campioni è cresciuta a velocità esponenziale, mantenendosi stabile durante tutto il periodo. A influenzare il tasso di crescita è la natura del gene mutato in ciascun clone.  Il comportamento dei cloni cambia con l’età a seconda del gene mutato.

Se per esempio a mutare è il gene DNMT3A, i cloni si espandono nei giovani e rallentano in età avanzata. I cloni con mutazioni nel gene TET2 hanno invece andamento uniforme nell’arco della vita. Mentre la mutazione dei geni U2AF1 e SRSF2 porta ad un’espansione in tarda età.

Questi riscontri possono essere utili ed essere una grandissima base per riuscire a studiare e curare sempre meglio i tumori del sangue. Le differenze rilevate dallo studio infatti rispecchiano anche la frequenza con cui insorgono le diverse tipologie di tumori del sangue. Le mutazioni con una rapida crescita dei cloni causano  inoltre più facilmente tumori maligni. Per questo è indispensabile capire il motivo per cui alcune mutazioni sono più frequenti nei giovani e altre nell’età adulta, in modo da poter trovare contromisure sempre migliori

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