Hikikomori, suicidio tra i ragazzi, paura tra gli adolescenti

Cresce sempre di più il fenomeno di Hikikomori, ovvero il suicidio tra i ragazzi dato che sempre più adolescenti manifestano tendenze suicide preoccupanti.

Un momento di grande tensione in tutto il mondo e sempre più adolescenti hanno dimostrato di non sapersi adattare facilmente alla vita quotidiana, ai rapporti con i propri coetanei, manifestando delle tendenze all’isolamento che nella peggiore delle ipotesi conduce ad una forte depressione in grado di innescare il rischio del “suicidio”.

Dati allarmanti sotto questo punto di vista sono stati lanciati recentemente dagli esperti, insieme alla necessità di fare in modo che la salute mentale occupi davvero un ruolo importante per prevenire eventuali fenomeni di suicidio, o potenziale atto estremo.

Cosa è cambiato negli ultimi due anni?

Negli ultimi due anni gli adolescenti di tutto il mondo hanno dovuto fare i conti conti con un forte stress derivante dalla pandemia da Covid-19 e dal lowdown, un isolamento forzato che ha lasciato segni non indifferenti sulla loro psiche.

Dal lockdown, infatti, numerosi adolescenti ne sono usciti visibilmente colpiti e anche con non poche difficoltà a relazionarsi di nuovo con gli altri, con gravi tendenze all’isolamento. Infatti, secondo numerosi studi scientifici sono aumentati in modo considerevole i suicidi tra gli adolescenti che non hanno raggiunto la maggiore età.

“Ogni giorno una ragazza o un ragazzo tenta il suicidio”

Il dato allarmante, così come rende nota l’agenzia di stampa Ansa, è stato il presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp), Antonio D’Avino, durante la partecipazione al Congresso nazionale della Fimp in corso fino al 15 ottobre a Riva del Garda.

Il professore Antonio D’Avino, dunque, all’evento ha riportato il seguente e preoccupante dato: “Ogni giorno nel nostro Paese una ragazza o un ragazzo, adolescente, ma anche pre-adolescente, tenta il suicidio. L’incremento dei casi, negli ultimi due anni è del 75%. E sono 100mila i giovanissimi che hanno preso la strada della morte sociale, i cosiddetti hikikomori, isolati nella loro stanza, in fuga dall’interazione col mondo, travolti dalla paura del giudizio, soli. Sono numeri impressionanti, da fall out post Covid-19″.