La statura bassa dei vostri figli vi spaventa? Gli esperti hanno rivelato quando questo fattore ha davvero un ruolo determinante nella vita dei propri figli e, quindi, quando fa riferimento ad un grave problema di salute.
Nel corso degli anni abbiamo avuto modo di vedere come gli scienziati abbiano dedicato tempo e i loro studi al modo in cui cambiano considerevolmente le strutture dei corpi, anche da un punto di vista osseo, così come attestato dal nanismo che può avere radici genetiche e quindi essere trasmissibile.
Il tutto, comunque sia, non finisce di certo qui dato che a destare moltissimi sospetti troviamo anche nuovi aspetti genetici e non solo che possono influire sulla crescita dei nostri figli, i quali se sottovalutati possono incidere negativamente sulla crescita dei nostri figli.
Quando devi preoccuparti della statura medio bassa?
La risposta a questa domanda è stata fornita da un studi che sono stati condotti dall’Annals of Pediatric Endocrinology and Metabolism che, recentemente, ha deciso di intervenire rivelando quali sono gli esami e il percorso da fare per avere una reale diagnosi affinché si possa far luce e capire ha fatto se la bassa statura possa essere o no un disturbo della crescita.
Una risposta al quesito può essere fornita da un medico endocrinologo e non solo, dato che a intervenire sulla questione è stata anche la dottoressa Mariacatolina Salerno, nonché presidente della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP) e direttore dell’Unità di Pediatria Endocrinologica del Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell’Università Federico II di Napoli.
La dottoressa Salerno, così come reso noto anche da Il Corriere della Sera, in merito alla statura bassa come effettivo ‘problema’ genetico ha spiegato: “Basta la percezione di un’altezza insufficiente per creare stress emotivo e fisico in bimbi e genitori, così dagli specialisti arrivano anche piccoli che non sono davvero bassi e la casistica è ampia. La bassa statura si definisce come un discostamento in negativo di due deviazioni standard rispetto all’altezza prevista per età, sesso e gruppo etnico: si stima che riguardi solo il 3-5 per cento della popolazione”.
“Non lasciarsi sfuggire cause…”
In seguito, è anche bene ricordare che circa l’80% della variabilità della popolazione deve fare i conti con fattori genetici ereditari, e quindi i geni coinvolti che sono risultati essere davvero tanti. Inoltre, è anche bene ricordare che una cattiva alimentazione può giocare un ruolo importantissimo soprattutto nei primi anni della crescita.
La dottoressa Salerno, infatti, ha poi concluso così il suo interventi fatto al quotidiano sopracitato: “Nella maggioranza dei casi non c’è nulla di cui preoccuparsi, tuttavia è importante un’attenta valutazione per non lasciarsi sfuggire cause patologiche di bassa statura: non crescere a sufficienza per colpa di una diagnosi tardiva di un effettivo problema comporta un impatto negativo considerevole, da adulti”. Infine: “Perciò se da un lato non bisogna approfondire troppo in bimbi con una variante normale della crescita per non creare ansie ingiustificate, dall’altro se c’è un sospetto patologico è bene indagare a fondo attraverso esami del sangue e delle urine, la misurazione dei livelli di alcuni ormoni, le radiografie per valutare lo sviluppo osseo e se necessario tramite indagini genetiche”.