Assegno unico 2023, come cambieranno le cose con la nuova riforma del calcolo Isee, ecco quelle che saranno le variazioni in merito al calcolo del documento.
Sono in arrivo dei cambiamenti per quanto riguarda il calcolo dell’Isee in relazione all’assegno unico, infatti il nuovo governo ha deciso di riformare i criteri per il calcolo del documento inerente la condizione economico patrimoniale. Attualmente a fare cumulo sono oltre i conti correnti anche il patrimonio immobiliare, i buoni fruttiferi, le carte prepagate, ma ci saranno dei cambiamenti in arrivo dove pare che i bonus non facciano cumulo nel calcolo dell’Isee.
Secondo il governo Meloni questo assegno unico non aiuterebbe a sufficienza le famiglie più numerose e quindi si darà il via ad un piano strategico per la natalità. Il che cosa consiste? Il Ministro della famiglia e le pari opportunità Eugenia Roccella in una intervista al Sole 24 Ore ha dichiarato che il Piano strategico per la natalità che vedrà in campo diverse misure concrete tra cui anche la revisione dell’assegno familiare e di rendere il sostegno proporzionale al numero dei figli: forse mettendo in secondo piano il fattore Isee, che giudica non ben calibrato.
Stiamo parlando di numeri importanti delle famiglie che fanno richiesta dell’assegno unico, sono 5,2 milioni di nuclei, pari a 8,3 milioni di figli che attendono il contributo statale. Purtroppo allo stato attuale, le persone che potrebbero beneficiarne sono di un numero più elevato e per questo si è ritenuto importante apportare delle modifiche di calcolo al documento Isee. Le prime variazioni per il calcolo dell’Isee avvennero nel 2015, ma non bastavano. Essendo l’assegno unico per i figli a carico erogato proprio in base a questo, ecco che non tutta la popolazione che ne avrebbe bisogno riesce a beneficiarne e questo anche per il bonus bebè, asili nido, reddito di cittadinanza, bonus mobili, sconti sulla prima casa per i giovani under 36, bonus affitti, i vari bonus energia e anche l’esenzione al canone Rai e tutti i bonus che riguardano il reddito basso, nonché l’esenzione sanitaria .
I problemi maggiormente vengono evidenziati all’interno dei nuclei familiari e la relativa assegnazione della misura per il mantenimento dei figli a carico fino all’età di 21 anni. L’assegno unico è pari a 175 euro per ogni figlio, una maggiorazione di 85 euro a partire dal terzo figlio e altri 30 se i genitori hanno un impiego. Per un Isee superiore a 40 mila euro l’importo minimo è pari a 50 euro a figlio. nella rimodulazione del calcolo del documento, vi saranno delle variazioni in merito anche al calcolo del patrimonio immobiliare e questo porterà a fare maggiore chiarezza e quindi comprendere
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