Il Fisco per moltissime persone rappresenta un nemico dal quale guardarsi le spalle, ma come poter evitare che un bonifico finisca nel mirino degli accertamenti?
La propria situazione finanziaria è sempre oggetto a controlli da parte del Fisco, il quale mette in atto dei controlli random e/o su segnalazione, importante da questo punto di vista sono le Denunce dei Redditi che vengono presentati annualmente per fornire un quadro della situazione del singolo che successivamente viene poi confermato con rilascio documentale.
Sulla base di tale motivazione, dunque, è bene ricordare anche come nel mirino dei controlli fiscali rientrano anche i bonifici che effettuiamo durante l’anno… ma come comportarci per evitare i controlli?
Bonifico e controlli fiscali: a cosa fare attenzione
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, nel mirino dei controlli fiscali troviamo anche i bonifici che effettuiamo durante l’anno, i quali diventando anche delle reali ricevute di pagamento per le tasse che spettano al singolo o in caso di pagamenti, ma anche restituzione danaro.
Esistono dei casi che permettono di evitare che il denaro ricevuto rientro nell’assetto reddituale della persona anche se trasmesso attraverso bonifico, basta solo procedere nel modo corretto nel momento in cui viene effettuata la transazione bancaria.
Come rinominare un bonifico
Prima di procedere, è bene ricordare che tutti i movimento fiscali sono soggetti a controllo del fisco, ma allo stesso i “regali” in denaro ricevuti possono non pesare da un punto di vista reddituale ma solo se nel momento in cui riceviamo appunto del denaro.
Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo, quindi, è bene fare riferimento alla bonifici che effettuiamo come nel caso del matrimonio, qui dove nella causale va ben spiegato a chi è diretto e il fine del denaro inviato. Sulla base di tale motivazione, dunque, è bene confrontarsi con il proprio commercialista su come procedere prima di effettuare un bonifico o nel momento in cui lo riceviamo ai fini fiscali.