Bonus 3000 euro ai dipendenti, il nuovo provvedimento contro il caro bollette per cercare di dare un po’ di ossigeno alle famiglie italiane.
Il caro bollette sta mettendo in ginocchio milioni di famiglie e stanno mettendo in crisi seriamente l’economia del nostro paese. Le misure si supporto economiche lo Tato sta adottando, sebbene non sufficienti a dare aria a sufficienza alle famiglie italiane, è pur sempre un supporto importante perchè anche poco è un attimo di sollievo per chi deve sostenere spese ingenti anche a fronte del numero di figli che si ha a carico o di attività in proprio.
Arriva dal Ministero il bonus 3000 per i dipendenti. Questo è il nuovo provvedimento contro il caro bollette messo in campo. Ma cosa significa? Ogni azienda potrà erogare premi aziendali esclusi dalla tassazione fino ad un valore massimo di 3mila euro per ciascun dipendente.
Bonus 3000 euro ai dipendenti
Il Decreto Aiuti Quater prevede che le aziende potranno aiutare i propri dipendenti garantendo loro un importante bonus da poter godere fino alla fine dell’anno. I premi aziendali esclusi dalla tassazione, infatti, salgono a 3.000 euro, rispetto ai 600 euro attualmente previsti dalla normativa. I fringe benefit per i lavoratori dipendenti non concorrono a formare il reddito per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale entro il limite. Si tratta di una misura di welfare aziendale che punta a rendere più pesanti gli stipendi dei lavoratori, attraverso il rimborso anche delle utenze (acqua, luce e gas).
Il ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone ha dichiarato: “Abbiamo elevato il tetto a 3 mila da 600 euro che consentirà entro 31 dicembre ai datori lavoro di sostenere lavoratori, attraverso i ‘fringe benefit’ e offrire somme di ristoro per i costi dell’energia e altre utenze domestiche un importo maggiore. Abbiamo fatto questo intervento senza gravare con il prelievo fiscale sulle famiglie e le imprese e questo potrà integrare la tredicesima mensilità”. Donatella Prampolini, vicepresidente di Confcommercio: “Ma l’innalzamento è limitato al solo 2022. Insomma, bene la continuità, ma misure da potenziare ed anche da estendere temporalmente”, chiedendo la proroga al 31 dicembre 2024.