Il Reddito di Cittadinanza in questi ultimi anni ha davvero cambiato la vita dei cittadini italiani che hanno potuto fare affidamento sul sussidio, ma nel corso degli ultimi giorni è stato annunciato un cambiamento di rotta per gli over 60. Ecco cosa sta succedendo.
Gli ultimi anni sono stati caratterizzati dalla possibilità per gli italiani di fare accesso al fondo del Reddito di Cittadinanza, il quale ha sempre avuto l’obiettivo di puntare ad un adeguamento delle condizioni economiche del singolo e delle famiglie, nel tentativo di cercare al tempo stesso l’occupazione lavorativa che più si addicesse alle loro esigenze.
Nonostante tutto, però, tale sussidio è stato soggetto a numerose critiche e anche alcune indagini per coloro che hanno fatto illecitamente leva sul Reddito di Cittadinanza, sul quale si sono esposti anche i nuovi esponenti del Governo Meloni, già a lavoro su una rimodulazione del sussidio dal quale potranno rimanere esclusi gli over 60.
Le notizie sul Reddito di Cittadinanza non sono delle migliori e molti cittadini ben presto potrebbero essere costretti a dire addio al sussidio economico se non sono in possesso dei nuovi requisiti che il Governo Meloni sta rimodulando, un lavoro che comprende anche gli over 60.
La squadra di Governo ha, infatti, spiegato che l’obiettivo non è quello di eliminarle l’assegno ma adeguarlo alle esigenze del singolo che ha davvero bisogno di aiuto sia da un punto di vista monetario che nella ricerca del lavoro. Sulla base di tale motivazione molti over 60 potrebbero essere esclusi dal sussidio qualora avessero già una fonte di reddito, come la pensione.
A intervenire sulla questione Reddito di Cittadinanza è stato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, in occasione di una lunga intervista rilasciato al programma di Porta a Porta, ospite di Bruno Vespa. Parlando del modo in cui verrà rivalutato il Reddito di Cittadinanza, dunque, Fazzolari ha spiegato: “Chi ha tra i 18 e i 59 anni, senza minori a carico, ed è in grado di lavorare perderà l’assegno legato al reddito di cittadinanza, anche se non immediatamente. Lo manterranno, invece, gli invalidi, chi è in difficoltà, chi ha minori a carico senza avere adeguati mezzi di sostentamento”.
Infine, Giovanbattista Fazzolari a Porta a Porta ha concluso così il suo intervento: “Chi non può lavorare non può essere trattato come chi può. Chi non può lavorare va tutelato anche di più di oggi. Chi può lavorare va incentivato. Per questo ridurremo la platea dei percettori del reddito di cittadinanza”.
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