Tuo figlio lavora ed è autonomo economicamente ma vive ancora con te? Ecco come devi comportanti. Arrivano i controlli del fisco
Sono sempre di più i ragazzi che continuano a vivere con mamma e papà sino a tarda età. Comodità, mancanza di finanze…i motivi possono essere davvero tantissimi. Sempre più persone anche se lavorano scelgono di stare in famiglia. Questo, però, inevitabilmente, si ripercuote anche a livello fiscale.
Nel calcolo dei redditi, infatti, rientrano inevitabilmente tutte le entrate del nucleo familiare. Ma come fare se anche il figlio lavora per evitare di avere problemi con il fisco? Sono sempre maggiori infatti i controlli a riguardo per cercare incongruenze o errori nella dichiarazione dei redditi.
Agenzia delle entrate e controlli, occhio ai redditi dei figli lavoratori
L’Agenzia delle Entrate, per le attività di controllo, da normativa “può procedere alla ricostruzione del reddito di ciascun contribuente mettendo a confronto il reddito dichiarato con le spese effettuate nell’anno”. Il “redditometro”, come viene chiamato lo strumento, viene usato per accertare le spese sostenute dalla famiglia e confrontarle con le spese dichiarate. In questo modo, si riuscirà a capire meglio quale sia la vera capacità contributiva dei cittadini.
In caso di un disavanzo di più del 20% tra quelli che sono i redditi dichiarati e quelli ricostruiti, scatteranno maggiori controlli per cercare di arrivare ad eventuali errori. Per il calcolo, il fisco si serve del saldo a inizio anno ed alla fine, la somma dei movimenti in entrata e in uscita e la giacenza media.
In questo modo, il Fisco può ricostruire il reddito dei contribuenti, confrontando quanto dichiarato con eventuali immobili acquistati o spese dichiarate per detrazioni d’imposta. In caso, come detto, di disavanzo più consistente scatta un’indagine più approfondita.
Per questo, in considerazione possono essere presi anche i figli. Questi possono contribuire alle spese senza che vengono sanzionati, ma in caso di lavoro in nero o non tassato possono dare problemi. Il reddito deve dunque essere correttamente denunciato.
In caso di mancata dichiarazione, vi saranno sanzioni per il lavoro in nero e sanzioni fiscali, La multa sarà pari al 100% della maggiore imposta o della differenza di credito