Sul sito dell’Autorità Italiana per il Farmaco, AIFA, è stato annunciato il ritiro di medicinali per la tosse che contengono falcodina: ecco perchè chi ce li ha in casa non deve assolutamente assumerli.
Così come si legge sul sito web dell’Aifa, il Comitato di Valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza, PRAC, ha concluso la revisione dei medicinali che contengono folcodina e che vengono utilizzati per trattare la tosse secca nei bambini e negli adulti. Il risultato è che è stato disposto il ritiro di tutti i farmaci che contengono la predetta sostanza.
Il rischio per la salute infatti può essere davvero molto grave perciò è bene prendere in seria considerazione il comunicato per evitare danni importanti.
L’aifa sul rischio derivante dall’assunzione di folcodina
Tanto per cominciare, va detto che la folcodina è un farmaco che è in grado di agire sul cervello consentendo di ridurre l’istinto di tossire grazie all’azione sui segnali nervosi. In genere viene utilizzato nel trattamento della tosse secca sia nei bambini che negli adulti.
A tal proposito, però, può essere utile sapere che gli Operatori Sanitari non devono più ricorrere a tale tipologia di trattamento, di conseguenza, i pazienti che stanno assumendo i medicinali a base di folcodina devono interrompere il trattamento subito. La motivazione risiede nel fatto che in seguito alla revisione del PRAC è emerso che l’impiego di folcodina nei 12 mesi che precedono un’anestesia generale con NMBA, agenti bloccanti neuromuscolari, espone ad un maggiore rischio di sviluppare una reazione anafilattica, evento molto pericoloso per la propria incolumità.
Dato che non sono stati identificati i pazienti che risulterebbero essere più a rischio di altri di sviluppare la reazione di cui sopra, si è optato per il ritiro dal commercio. Ciò significa che non sarà più possibile assumere i farmaci in questione su prescrizione medica o anche sottoforma di farmaci da banco. Può essere utile sapere inoltre che la folcodina si trova in commercio con nomi diversi come, ad esempio, Broncalene, Biocalyptol e Dimetane. In conclusione, rinnoviamo ai lettori la raccomandazione di non assumere i predetti medicinali qualora fossero presenti in casa ma di portarli presso la farmacia più vicina che provvederà al ritiro.