Grandi novità in arrivo per tutti coloro che sono destinatari del sussidio economico dell’Assegno unico diretto ai figli minori a carico in un nucleo familiare. Attenzione, perché dal 2023 non sarà più necessario presentare la documentazione necessaria.
Il 2022 è stato segnato dall’arrivo di una misura economica importante come quella dell’Assegno unico destinato ai figli minori a carico, il quale ha permesso alle famiglie di avere un respiro di sollievo e fare in modo che la gestione economica della propria famiglia potesse far leva anche su un piccolo incentivo che si è rivelato essere importante e determinante.
Tale sussidio è tornato ad essere oggetto di discussione per la Legge di Bilancio elaborata da Giorgia Meloni e la sua squadra di Governo, ecco cosa cambierà il prossimo anno.
L’Assegno unico cosa cambia nel 2023
Con la Legge di Bilancio la Presidente Giorgia Meloni insieme alla sua squadra di governo ha confermato così il ritorno del sussidio economico riguardante l’Assegno unico destinato ai figli minori e ai quali si può accedere fin da subito e che prevede qualche cambiamento in vista del 2023.
Infatti, in queste settimane si è fatto riferimento anche all’importantissima novità che riguarda i figli che all’interno del nucleo familiare hanno meno di tre anni, per i quali e stata approvata per le famiglie la possibilità di avere accesso ad un assegno mensile maggiorato considerando l’aumento dei costi della vita quotidiana e quindi anche la gestione delle piccole incombenze legate ai bambini più piccoli.
Non presentare più la domanda per l’assegno
Nei giorni scorsi e sono state presentate così le nuove innovazioni che riguardano l’Assegno unico per i minori che verrà distribuito sempre in relazione al modello Isee, variando il totale del contributo a seconda della situazione reddituale della famiglia di riferimento.
Inoltre, è bene ricordare che nel 2023 non sarà più necessario presentare una nuova richiesta per il contributo destinato ai figli minori a carico qualora non siano cambiate le situazioni reddituali del nucleo familiare che non si usufruisce. In questo frangente bisogna tenere bene in mente che qualora dovesse cambiare invece tale contesto e quindi anche il modello Isee è bene comunicare per tempo le dovute modifiche, il tutto in un lasso di tempo che viene deciso a scaglioni dai calendari stabiliti dall’Inps e successivamente a seconda delle comunicazioni di riferimento richiedere anche eventuali arretrati. Per ulteriori informazioni potrete sempre chiedere delucidazioni agli sportelli Insp, piattaforme digitali e anche uffici caf presenti sul vostro comune.