L’assegno unico subirà degli aumenti che saranno rivolti a tutti e soprattutto non prevedranno limiti di Isee: scopriamo come fare la domanda.
L’assegno unico è una forma di sostentamento economico nata per aiutare le famiglie più deboli dal punto di vista economico. Si tratta, nello specifico, di un sussidio rivolto ai nuclei familiari in cui sono presenti figli, a partire dal settimo mese di gravidanza fino alla maggiore età. In alcuni casi peraltro il sussidio può essere mantenuto fino ai 21 anni e a vita in presenza di figli disabili.
A tal proposito va detto che sono in arrivo aumenti per tutti e senza Isee per questo è importante sapere come fare la domanda per ottenerli.
Assegno unico: come ottenere gli aumenti
Così come ribadito da Eugenia Maria Roccella, Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, il nuovo esecutivo si impegnerà a garantire maggiori aiuti alle famiglie, non a caso gli importi dell’assegno unico aumenteranno in maniera ulteriore. Tra le prime misure ci sarà una maggiorazione del 50 per cento delle somme in aggiunta ad un’altra destinata ai nuclei familiari più numerosi.
Nello specifico, la maggiorazione scatterà in presenza di figli entro l’anno di età e spetterà fino al compimento dei 3 anni, a patto che l’Isee non sia superiore ai 40 mila euro annui. In ogni caso, va detto che gli aumenti riguarderanno tutti per via dell’adeguamento dell’importo che scatterà a marzo 2023 dal momento che il periodo in cui è riconosciuto il bonus in esame va dal mese di marzo al mese di febbraio del 2022. In questo scenario, il tasso che sarà utilizzato per stabilire l’aumento si potrebbe aggirare intorno all’8 per cento. Di conseguenza, se questo dato dovesse rivelarsi definitivo si assisterebbe ad un aumento della quota massima da 175 a 189 euro.
Va detto che l’obiettivo del nuovo governo è anche quello di scollegare l’assegno unico dall’Isee in modo tale da rendere l’indennità sempre più in grado di aiutare le famiglie che versano realmente in condizioni di particolare disagio economico. Questa modifica comunque non entrerà in vigore già dal 2023: questo significa che per ottenere l’importo ci si potrà rivolgere ad un caf o patronato o in alternativa presentare la domanda e dunque anche l’Isee direttamente online accedendo al sito dell’INPS.