Continua a crescere in modo considerevole la paura nei confronti dell’influenza feroce che in queste ultime settimane sta colpendo i bambini di tutte le età e non solo, come potersi difendersi dal contagio e in caso di sfogo del virus?
Dopo la scalata del Covid ecco che non ho problematica a livello sanitario torna a destare paura alle persone di tutto il mondo e in particolar modo in Italia, data l’incidenza dei casi e dei ricoveri a questa collegati.
Si tratta di un tipo di influenza de finito feroce e che sta seriamente mettendo in discussione la salute soprattutto dei bambini, i quali risultano essere tra i maggiori contagiati del momento e la paura da parte dell’ospedale sanitario e che questo tipo di virus possa innescare una nuova emergenza che potrebbe ricordare gli inizi della diffusione del Coronavirus.
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, nel corso degli ultimi mesi ha preso corpo nella nostra nazione la diffusione rapida di influenza definita altamente feroce e che sta mettendo ko la popolazione.
Si tratta di uno status influenzale capace di dare forte senso di nausea, accompagnata al vomito, spossatezza e dolore alle ossa, insieme alla perdita dell’appetito oltre che febbre alta e tosse. Inoltre, sono stati registrati casi di forte presenza di diarrea associati ad altri sintomi.
Infatti, il consiglio è quello di contattare il medico curante il momento in cui si presentano i primi sintomi dell’influenza australiana e fare in modo che una buona cura possa prevenire la necessità di un ricovero In ospedale.
Durante la lunga intervista rilasciata alla redazione di Napoli Today a parlare dell’influenza australiana e stato il primario del pronto soccorso dell’ospedale Santobono, Vincenzo Tipo, il quale ha fatto riferimento anche ai Vaccini antinfluenzali come possibile arma di difesa nei confronti di un virus così aggressivo come quello che sta mettendo in ginocchio l’intera popolazione.
Successivamente, parlando del modo in cui l’influenza italiana si sta diffondendo così velocemente tanto da innescare la paura di una seconda pandemia, ecco che il dottor Tipo ha dichiarato: “Una cosa del genere non è assolutamente usuale. In genere, quando è forte la circolazione di un virus, gli altri si ritirano in un angolino. La particolare virulenza di questa forma influenzale è sicuramente una conseguenza dell’isolamento, durante la pandemia, che ha messo a riposo forzato il sistema immunitario, ma potrebbe dipendere anche dalla tri-epidemia”.
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