Chi può beneficiare della Naspi a gennaio 2023 e quando arriva? Scopriamo insieme tutti i dettagli riguardo all’agevolazione.
L’agevolazione in esame rappresenta una forma di sostegno al reddito destinata a tutti quei lavoratori che si ritrovano nella situazione di non avere più un impiego per cause che non dipendono da loro. Ciò detto, in molti si stanno chiedendo nello specifico chi può beneficiare della NASPI a gennaio 2023.
Di seguito, andremo ad approfondire l’argomento soffermandoci sui requisiti e i criteri stabiliti per poter inoltrare la domanda.
NASPI a gennaio 2023: chi può beneficiarne
Tanto per cominciare va precisato che non esiste una data che sia valida per tutti i beneficiari della Naspi. Essa infatti varia in base a quando viene inoltrata la domanda all’istituto di Previdenza Sociale, INPS. In ogni caso, in linea generale possiamo dire che gli accrediti si verificheranno a partire da lunedì 16 gennaio. Oltre a ciò va detto che, entro i primi dieci giorni del mese, l’Istituto Previdenziale consente ai beneficiari di verificare la data precisa in cui avverrà il pagamento. Ciò è possibile semplicemente accedendo a MyInps e dunque al proprio fascicolo previdenziale che si trova sul sito web dedicato. Alternativamente, chi volesse può recarsi presso uno dei CAF o Patronati per chiedere maggiori informazioni.
In ogni caso, il versamento della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego 2023 avviene in favore di determinate categorie tra cui i dipendenti a tempo determinato della PA, il personale artistico che presta lavoro subordinato come anche gli operatori agricoli assunti a tempo indeterminato e infine i soci lavoratori di cooperative che prestano lavoro subordinato. Per quanto concerne invece le categorie che risultano escluse dalla prestazione ci sono gli operatori agricoli assunti a tempo determinato, i dipendenti a tempo indeterminato della PA, i lavoratori che risultino titolari di assegno ordinario di invalidità e infine i lavoratori che presentino i requisiti per poter accedere al pensionamento di vecchiaia o anche a quello anticipato.
Per concludere va comunque precisato che quella in esame risulta essere una prestazione prevista dallo Stato che assume un’importanza fondamentale mai come in questo periodo in cui le famiglie stanno affrontando non poche difficoltà dal punto di vista economico a causa dell’aumento generalizzato dei prezzi.