Il governo stabilisce nuove regole: Nessun addio al pos, si possono pagare qualsiasi cifre, ecco tutti i dettagli sul metrodo di pagamento elettronico.
L’Italia sta vivendo una fase di transizione verso un sistema di pagamenti elettronici, un passo indietro da parte del governo sotto il controllo di una forza politica ormai spenta. La forza politica italiana sta abbracciando un sistema di pagamenti elettronici che mira a modernizzare il sistema finanziario italiano e a rendere più veloci e facilitare i pagamenti per i consumatori. Lo scopo del progetto è quello di limitare l’utilizzo di contanti sui pagamenti tra cittadini italiani, anche se una certa porzione della popolazione adulta è ancora abituata ad usare i contanti.
L’Italia ha una lunga storia di sistemi di pagamento tradizionali che sono stati ampiamente utilizzati da persone di tutte le fasce di reddito. La banca pubblica italiana, la Banca d’Italia, ha registrato oltre 25 milioni di transazioni con carte di credito e di debito durante i primi tre mesi del 2021. Questo indica la forte presenza del sistema di carte di pagamento tradizionale nella società italiana, nonostante l’introduzione di canali di pagamento più moderni. Nell’ultimo periodo si alzano molte discussioni che riguardao il minimo di pagamento per adoperare il POS, ma a quato pare non ci sarà nessun addio al pos, si possono pagare qualsiasi cifre, ecco i dettagli.
Le iniziative del governo
Il governo italiano ha introdotto una serie di iniziative volte a spingere verso il sistema di pagamento elettronico. Ad esempio, è stato introdotto un bonus fiscale per i primi 500 mila euro di spesa effettuata con carte di credito o debito nei primi tre mesi del 2021. La scorsa estate, l’esecutivo italiano ha anche introdotto un bonus di 50 euro per gli acquisti effettuati con l’app di pagamento PayPass.
Inoltre, l’Italia ha introdotto anche un sistema di pagamento elettronico basato su un protocollo chiamato PagoPA. Si tratta di un sistema che permette ai cittadini italiani di effettuare pagamenti e ricevere rimborsi da diversi enti pubblici italiani, come Equitalia e l’Agenzia delle Entrate. Si prevede inoltre che PagoPA possa essere esteso ai servizi di pagamento tra privati entro la fine del 2021.
In Italia, il governo sta discutendo nuove politiche relative ai pagamenti presso i terminali di punto vendita (POS). L’idea sulle nuove proposte, era che tutti i pagamenti effettuati presso i POS con importi inferiori a 60 euro sarebbero potuti essere esclusi dal calcolo della base imponibile. Ma la decisione del governo pare tuu’altro questo perchè garantirà le transazioni sul punto di vendita tracciato anche sotto a 60 euro con la necessità di obblighi di conformità stringenti da parte delle imprese coinvolte.
In questo modo, il governo si prefigge l’obiettivo di assicurare che le imprese possano beneficiare di un costo più basso quando effettuano pagamenti presso i punti vendita tramite carte di debito o di credito. Inoltre, la stessa misura si prefigge di incoraggiare i pagamenti elettronici come una maggiore opzione di pagamento in luogo dei pagamenti in contanti, che sostanzialmente fornisce benefici aggiuntivi in materia di sicurezza e trasparenza.
Pagamenti con POS direttive dell’Unione Europea
Le nuove politiche rispecchierebbero anche le direttive della Consultazione dei Pagamenti Elettronici dell’Unione Europea del 2020, che intendono incoraggiare l’adozione di pagamenti digitalizzati più sicuri attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari tradizionali o innovativi, come le carte di debito o di credito.
Come parte dei negoziati sulle nuove misure, il governo italiano trascorrerà molto tempo discutendo la summer delle sue potenziali conseguenze, tra cui il possibile aumento relativo a quelli che possono essere definiti come “contratti economici”, ossia quelli che possono essere effettuati senza addebitare commissioni. Questa negoziazione aggiuntiva è destinata a garantire la fattibilità della sostenibilità dei benefici a lungo termine apportati da tale politica.
È importante notare che le nuove politiche sul PAG possono ancora cambiare e subire modifiche durante il processo di negoziazione, tra cui l’applicabilità del PAY a tutti i pagamenti presso i POS effettuati al di sotto della soglia di 60 euro.