Il Reddito di Cittadinanza (RdC) continua ad essere oggetto di discussione e anche di controlli rafforzati per sventare le azioni dei furbetti, così come dimostrato dalle numerose domande che sono state respinte.
L’istituzione del Reddito di Cittadinanza in un primo momento è stata ideata per permettere agli italiani di far fronte ad un’emergenza economica insieme alla possibilità di poter fare affidamento a dei provider che li potessero mettere in contatto con varie opzioni di lavoro e quindi migliorare anche il contesto professionale.
Non a caso, è bene ricordare che è possibile avere accesso al Reddito di Cittadinanza nel caso in cui si venga licenziati, o si attesti di essere disoccupati da qualche tempo a questa parte e quindi non si arrivi alla soglia di reddito minima prevista per garantire quanto possibile una vita dignitosa al richiedente.
Nonostante tutto, però sono scattati numerosi controlli, sono stati tantissime le persone che sono riuscite ad aggirare il sistema e a ottenere il sussidio economico anche se non avessero maturato i requisiti richiesti ed e tantomeno aver rispettato le canoniche regole stabilite al momento della presentazione del RdC.
Rafforzato il sistema di controllo del RdC
Già da qualche settimana a questa parte la neo Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha manifestato l’intenzione di rimodulare il Reddito di Cittadinanza, affinché questo venga garantito solo a chi effettivamente ne abbia un reale bisogno sia da un punto di vista economico che per quanto riguarda la carriera. Infatti, sulla base di tale motivazione coloro che percepiranno il sussidio economico dovranno anche seguire un corso professionale per circa sei mesi in attesa di essere ricollocati in ambito lavorativo.
Al tempo stesso, è stato fornito un nuovo report su quelli che sono i dati di conferimento del Reddito di Cittadinanza, per il quale è emerso un sistema rafforzato di controllo che ha portato a circa 290.000 domande respinte, tra le quali 240.000 sono state respinte in automatico per mancanza di requisiti essenziale riguardante la residenza in Italia, insieme alle false e ho messe dichiarazioni circa la posizione lavorativa e la composizione del nucleo familiare. Il tutto non finisce qui.
Reddito di Cittadinanza: i dati al 30 di settembre
Secondo quanto reso noto anche dal quotidiano Il Messaggero, è emerso come nel corso degli ultimi tempi siano stati rafforzati i controlli relativi all’assegnazione della Reddito di Cittadinanza, i quali lasciano ben sperare anche in una gestione in tutela degli italiani che avverrà così nel 2023.
Infatti, il quotidiano in questione in relazione alle domande che sono state respinte e controllate molto, molto attivamente sarebbe emerso quanto segue:
– 1.735.195 domande respinte,
– 871.491 domande decadute,
– 213.593 domande revocate,
– 50.000 domande sospese per ulteriori controlli sul richiedente.