La nuova proposta del reddito alimentare si prepara ad entrare in vigore. Ecco di cose si tratta e a chi è rivolta, tutte le informazioni
Il nuovo governo Meloni è alle prese con la redazione della nuova legge di bilancio. La redazione del documento è frutto ovviamente del lavoro del Governo, ma anche del “pressing” delle opposizioni che hanno spinto per avere nella normativa determinati provvedimenti.
E’ il caso del PD, che ha spinto a lungo per ottenere il reddito alimentare, una misura promossa da Marco Furfaro destinata a coloro che si trovano in condizioni di povertà assoluta e allo stesso tempo evitare le miriadi di tonnellate di cibo rimasto invenduto. La proposta sembra essere destinata ad andare in porto.
Reddito alimentare, decolla la proposta PD: tutte le informazioni
Sarà un nuovo decreto del ministro del lavoro progettato nei prossimi 60 giorni a definire chi potrà beneficiare della misura e quali saranno gli enti coinvolti. Sono già state rese note, però, le misure di funzionamento e quali saranno le misure coinvolte. Ad oggi, nel progetto sarebbero interessate solo le città metropolitane.
L’emendamento sul reddito alimentare prevede che i prodotti rimasti invenduti dai grandi magazzini alimentari vengano recuperati e redistribuiti. Ogni persona beneficiaria potrebbe con un’app prenotare la propria scatola di cibo e ritirarla negli appositi centri, oppure riceverla in casa se si tratta di persone autosufficienti. Saranno gli stessi supermercati a contattare i comuni per il rendiconto degli invenduti, e sarà poi il comune stesso a gestire il reddito alimentare
In questo modo, il vantaggio sarebbe doppio: aiutare le famiglie che fanno fatica e si trovano in condizioni di difficoltà economica, che sono sempre di più nel nostro paese. Il governo ha già predisposto 1,5 milioni di euro nel 2023 e 2 milioni di euro nel 2024 per la manovra. Nelle prossime settimane, con il decreto del ministro del lavoro, si capirà più nel dettaglio quali saranno le tempistiche della manovra, ancora ignote, e chi saranno i beneficiari della misura, se inizialmente solo una parte delle persone ritenute povere come sperimentazione, oppure tutto il target. Verranno inoltre definite meglio tutte le modalità della misura.