Reddito di cittadinanza, le nuove disposizioni del Governo Meloni sulla misura che oramai fa tanto discutere gli italiani dividendo l’opinione pubblica.
Nuove misure in arrivo per quel che concerne il reddito di cittadinanza secondo quelli che saranno i nuovi standard dettati dal Governo di Giorgia Meloni. Da soli due mesi di mandato, il nuovo governo ha stabilito delle nuove modalità per quanto riguarda l’attribuzione del reddito di cittadinanza, il sussidio economico voluto dal Movimento 5 stelle e che è divenuto strumento anche di procedure poco chiare. Per tale motivo l’opinione pubblica si è letteralmente spaccata in due dividendo i due fronti dei pro e dei contro all’attribuzione del reddito. Chiaramente il si oppure il no andrebbe di pari passo alle verifiche maggiori che in molti richiedono, al fine di poter realmente identificare i beneficiari effettivi e quelli che invece vengono definiti “furbetti”.
La durata del reddito verrà ridotta a 7 mesi, misura adottata per trovare altri fondi per finanziare tutti gli emendamenti della nuova Legge di Bilancio in via di approvazione definitiva. Il reddito vedrà ridursi da dodici a otto mesi, prevedendo dunque un risparmio di 4 mesi su ogni percettore, periodo che andrebbe ad abbassarsi di un mese. La modalità di attribuzione deve chiaramente ancora essere approvata in via definitiva, ma le numerose truffe poteranno sicuramente a una rivisitazione drastica.
Un cambiamento sarebbe quello di abbassare la soglia massima di erogazione mensile del reddito a un massimo di 7 mensilità, anche in modo non continuativo e come ha sostenuto l’on Maurizio Lupi, Noi Moderati, il taglio di un mese a tutti i beneficiari permetterebbe nel 2023 di recuperare subito 200 milioni di euro da impiegare per altre finalità come l’aumento delle pensioni minime per gli over 75 e per Opzione Donna.
Il 2023 quindi lascia attendere quante saranno le mensilità di ricarica sulla carta gialla, e se questo emendamento verrà approvato verranno ridotte a 7, in caso contrario, otto. Questa la prassi generale che vale per tutti, occupabili e non occupabili. Ma attenzione, esistono delle eccezioni. Ci sono infatti delle famiglie che continueranno a percepire 12 mensilità di reddito di cittadinanza e sono i nuclei dove è presente un minorenne, un disabile, un anziano over 60. Ma parallelamente esiteranno anche soggetti che lo perderanno completamente e sono quelli che non si adegueranno alla nuova normativa che riguarda gli occupabili di età compresa tra i 18 e i 59 anni. Se in possesso dei requisiti per lavorare, il Governo ha intenzione di tagliare il sussidio a tutti coloro che non seguiranno i corsi di formazione e riqualificazione che verranno resi obbligatori, per poter facilitare il reinserimento nel mondo del lavoro, del percettore del reddito. Chi non ha finito l’obbligo scolastico sarà chiamato a terminare gli studi, altrimenti perde il reddito di cittadinanza.
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