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Salute e Benessere

Senti un ronzio nelle orecchie, non va mai preso sottogamba controllati subito

Sentire un ronzio nelle orecchie può essere il segnale di un problema di salute che non deve assolutamente essere preso sottogamba: non dormirci ma corri a fare questo controllo.

Il ronzio nelle orecchie può essere molto fastidioso e provocare non poco disagio in chi ne è affetto. L’entità del rumore può essere particolarmente forte o debole e può nascere in presenza di uno stimolo sonoro esterno o anche in sua assenza.

Va da sè che è importante avere qualche informazione in più in merito al disturbo in esame che è molto più diffuso di quanto si pensi. Scopriamo insieme come intervenire in maniera efficace.

Ronzio nelle orecchie: cosa fare

Quando si avverte ronzio nelle orecchie le cause possono essere molteplici. Generalmente, in presenza di questo sintomo si parla di acufene che può essere causato da otiti, traumi cranici ma anche tumori benigni. In presenza di un disturbo particolarmente severo, si può arrivare a soffrire di una riduzione dell’udito importante che finisce per compromettere la qualità della vita con tutte le conseguenze del caso sulla salute mentale e fisica del paziente.

Alla luce di ciò, è chiaro che quello in esame è un disturbo piuttosto complesso da curare e che richiede trattamenti che variano in base al paziente: in poche parole, ciò che va bene per uno può non essere efficace per un altro. In ogni caso, i trattamenti ad oggi utilizzati mirano a lenire il fastidio agendo sulle cause del disturbo. Si può decidere ad esempio per l’impianto di apparecchi acustici in presenza di ronzio nelle orecchie e perdita di udito o per terapie cognitivo-comportamentali volte ad aiutare il paziente a capire come gestire in maniera efficace il disturbo in esame.

Ad ogni modo, in presenza di sintomi riconducibili a quelli dell’acufene, è consigliabile rivolgersi inizialmente al proprio medico di famiglia. Quest’ultimo in base ai sintomi riferiti dal paziente in questione potrà decidere di indirizzarlo verso una visita specialistica dall’otorinolaringoiatra, dall’audiologo o anche dal neurofisiologo. In ogni caso si tratta comunque di un disturbo che deve essere accuratamente approfondito in modo tale da capire le cause alla base dello stesso.

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