Grandi novità in arrivo per coloro che negli ultimi due anni hanno potuto usufruire della modalità smart working per il loro impiego, tale opzione sarà prorogata per tutti e 2023 ma solo in alcuni casi specifici.
L’avvio dello status di pandemia che ha messo in lockdown l’Italia e non solo, ha fatto sì che numerose aziende lavorative e vari uffici impegnati nel pubblico abbiano dovuto rivedere le loro modalità di lavoro affidandosi così allo smart working dove è possibile affinché i vari impegni lavorativi e scadenze non restassero ferme fino a data da destinarsi.
Una modalità di lavoro che ha riscosso un grande successo e che ha spinto anche numerose aziende a rivedere il loro piano di azione quotidiano, così come dimostrato dalle modalità di lavoro combinate in sede è a casa oppure in alcuni casi lo smart working è diventato una modalità permanente.
Eppure, ecco che nel mirino dell’attenzione dei media troviamo proprio lo smart working che è stato oggetto di discussione durante la realizzazione della Legge di Bilancio.
Prorogato lo smart working
Ebbene sì, nel corso delle ultime ore è arrivata una notizia che ha reso felici i numerosi italiani che negli ultimi due anni hanno potuto fare affidamento alla modalità realizzazione del proprio lavoro quotidiano in modalità smart working, riuscendo così a combaciare a gestire meglio i propri impegni personali ma soprattutto quelli diretti alla propria famiglia.
Inoltre, gli italiani che appartengono alla categoria di persone fragili in senso ampio hanno potuto approfittare di tale modalità lavorativa conciliando in modo molto più ottimale anche gli impegni da dedicare alle cure, portando con sé in alcuni casi anche il lavoro diventando per certi versi una distrazione, ma allo stesso tempo un modo conciliare tutto.
Dato il successo riscosso dallo smart working, ecco che Fratelli d’Italia in vista dei lavori che sono stati fatti per la Legge di Bilancio, hanno deciso di inserire e allungare i tempi di permanenza dello smart working che resterà in vigore per tutto il 2023.
Chi potrà usufruire dello smart working nel 2023?
Come è facilmente intuibile le modalità di smart working non sono dirette a tutti, ma si è preferito fare una cernita dei casi che possono farne accesso a seconda della professione e che quindi permette una modalità di lavoro combinata in sede e a casa, o che semplicemente può essere realizzato totalmente dal remoto.
Le categorie a cui è diretto lo smart working sono le seguenti:
– occupati fragili
– pazienti oncologici
– immunodepressi
– disabili gravi.
In questa casistica rientrano anche i genitori con minori sotto i 14 anni per coloro che rientrano nelle categorie di lavoro agile. Infine, in questi casi è bene ricordare che coloro che fanno accesso alle modalità di smart working, in caso di figli sotto i 14 anni, non devono essere fruitori Naspi e ne tantomeno avere accesso ad una cassa integrazione.