Scatta l’allarme per l’approvvigionamento dei farmaci in uno dei modi più delicati in ambito sanitario, a rompere il silenzio alcuni esperti che hanno così rivelato come gestire tale emergenza nel corso delle prossime settimane.
Sono stati degli anni veramente molto intensi a seguito della diffusione della pandemia da covid che ha letteralmente messo in ginocchio il mondo intero, chiusa sottochiave per due anni prima che arrivassero i vaccini a poter rendere possibile una convivenza con il virus.
Adesso durante la stagione invernale è arrivato anche il picco dell’influenza insieme al covid e l’influenza australiana, a innescare un nuovo allarme ci ha pensato un mancato e totale approvvigionamento dei farmaci richiesti dagli italiani e che vedono le farmacie intasate di richieste e di assenza ormai conclamate confermate.
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, nel mirino dell’attenzione dei media troviamo la diffusione della notizia relativa alla mancata presenza di alcuni farmaci all’interno delle farmacie italiane, tra i quali medicinali destinati alla cura delle influenze ma anche in relazione ad antidolorifici e ad antinfiammatori.
Una vera e propria problematica che intacca la produzione di questi farmaci sotto vari aspetti, come un rallentamento dovuto al rincaro dell’energia nonché una delle conseguenze da ricondurre all’avvio della guerra in Ucraina voluta fortemente dalla Russia, causando anche un rallentamento in campo logistico.
Tale emergenza ha fatto sì che gli italiani mettessero in atto un approvvigionamento esagerato dai farmaci che man mano vengono a mancare nelle farmacie, innescando così un ulteriore allarme per la mancanza degli approvvigionamenti per tutti coloro che hanno poi necessità di far riferimento ai medicinali in questione.
A rompere il silenzio e fare il bilancio di quanto sta avvenendo in queste settimane in Italia, e non solo, ci ha pensato il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, Andrea Mandelli.
Mandelli, così come riportato anche da Il Sole 24, ha fatto la seguente considerazione: “Con la guerra in Ucraina ancora in corso e i conseguenti problemi produttivi legati alla crisi energetica e alla scarsità di materiali per il packaging, come vetro e alluminio, il picco della stagione influenzale e l’onda lunga del Covid che sta interessando anche i Paesi asiatici produttori di principi attivi come la Cina e l’India, la situazione stenta a tornare alla normalità”.
Il professor Mandelli, successivamente, ha poi concluso così il suo intervento: “Mi preme, tuttavia, sottolineare che i cittadini non vengono mai lasciati soli: i farmacisti restano un punto di riferimento insostituibile per informare e orientare i pazienti, anche suggerendo l’utilizzo di farmaci equivalenti e alternative della stessa classe terapeutica e, laddove possibile, allestendo i medicinali nei laboratori galenici di cui molte farmacie sono dotate”.
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