Allarme farmaci, mancano troppi medicinali. È studiata la cosa? La risposta potrebbe essere una risposta che non ci aspettiamo ma un problema che va risolto.
Una situazione sconcertante che potrebbe fare immaginare ad un complotto dietro la quale si nascondono motivazioni a noi sconosciute. Parliamo della mancanza di farmaci come il Brufen e Fluimucil, l’antibiotico Augumentin e il Nurofen. Sono medicinali questi che per quanto riguarda la loro condizione all’interno delle farmacie di Bari, si può denotare una completa assenza. Questi soltanto alcuni dei farmaci che mancano insieme ad altre tipologie di antibiotici e di antinfiammatori, nonché mucolitici e sedativi in sciroppo.
Il personale all’interno delle farmacie del capoluogo pugliese sono sconfortati e nonostante si lavori H 24, la mancanza di questi farmaci principali si fa sentire. Siamo il terminale della Katina sottolinea una farmacista che racconta come la carenza dei farmaci stia creando dei grossi problemi nella gestione della clientela soprattutto a margine di quelle che sono le forti sintomatologie dovute all’influenza stagionale nonché al covi d’che ancora incombe nella vita delle persone.
Il problema sussiste anche laddove vengano offerti dei farmaci equivalenti che spesso vengono rifiutati dai clienti, scettici probabilmente sulla loro valenza. Anche se l’equivalente è un farmaco a tutti gli effetti uguale al brand e non ci sono differenze, nell’abat-jour parte dei casi il cliente resta convinto del contrario. Davanti a questa difficoltà le farmacie hanno contattato direttamente le case madri ma la situazione pare non voglia cambiare difatti il notevole rallentamento del lavoro ha portato agli esercizi commerciali a confrontarsi direttamente con l’azienda ma per ora nulla di fatto. “Solo così siamo riusciti ad ottenere una partita di Brufen 600 racconta un farmacista farmaco che scarseggia oramai da tante settimane, purtroppo però vista l’altissima richiesta i 160 pezzi arrivati sono andati esauriti in pochi giorni“.
Una magra consolazione e quindi ma alla base del problema, ci sarebbe principalmente L’abitudine di realizzare delle scorte, infatti nella corsa al farmaco per tamponare i sintomi dell’influenza in molti hanno deciso di rifornirsi e conservare i farmaci che più comunemente sono utilizzati anche per la cura del COVID. Pertanto dalle farmacie del Varese arriva l’appello alla Cittadinanza chiedendo di evitare accuratamente le scorte inutili in modo che tutti possano usufruire dei farmaci che in caso contrario mancalo in maniera ancora più incisiva impedendo alla popolazione di curarsi correttamente.
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