In seguito alle rivalutazioni a febbraio l’assegno unico cambierà di importo: scopriamo insieme a quanto ammontano le cifre.
L’assegno unico è una misura introdotta dall’ex Governo di Mario Draghi e che è nata con l’intento di dare un aiuto concreto alle famiglie che presentano figli a carico, fino ai 21 anni di età. Si tratta senza dubbio di una misura tra le più importanti degli ultimi anni e che, in seguito alle rivalutazioni a febbraio, potrebbe vedere gli importi cambiare.
Di seguito, andremo ad approfondire tutte quelle che sono le novità che riguardano la misura in esame così da capire qual è la reale entità degli importi a cui avranno diritto le famiglie italiane.
Assegno unico: come cambiano gli importi
A partire dal mese di febbraio del 2023, l’INPS procederà con l’erogazione dell’assegno unico con le cifre aggiornate. Tale novità è dovuta alla Legge di Bilancio 2023 e in particolare all’adeguamento all’inflazione.
Infatti, è stato stabilito che, a prescindere dall’ISEE, l’importo dell’assegno sarà maggiorato del 50 per cento per ciascun figlio che presenta un’età inferiore all’anno. Si tratta tra le altre cose di una maggiorazione che riguarderà anche i nuclei familiari in cui ci sono presenti almeno 3 figli con età compresa tra 1 e 3 anni. Va detto tuttavia che questo vale solamente nel caso in cui non siano superati i 40mila euro di Isee. Nello specifico, gli importi potranno variare da un minimo 75 e come massimo 262,5 euro. Inoltre, con il nuovo anno sarà applicato anche un incremento della maggiorazione prevista per i nuclei familiari numerosi. In questo caso di passerà dagli attuali 100 euro a 150 euro. Per le famiglie con reddito non superiore ai 25 mila euro, infine, è stato stabilizzato l’aumento a 120 euro della maggiorazione prevista: fino ad ora, infatti, si trattava di una misura applicabile solo nel 2022.
Ad ogni modo, come accennato sopra, l’aumento degli importi è dovuto anche alla rivalutazione connessa all’aumento del costo della vita. A causa della crisi energetica, infatti, gli italiano hanno dovuto affrontare una situazione piuttosto difficile caratterizzata da un innalzamento dei prezzi generalizzato.
Al di là di questo, comunque, si precisa che il riconoscimento degli aumenti avverrà a partire da febbraio.