Carta acquisti 2023. Vuoi sapere se puoi beneficiarne, ecco come fare domanda e se rientri nei parametri richiesti per l’erogazione del contributo.
Si esce dal periodo natalizio, o quasi, e le spese come ogni anno spesso e volentieri superano le aspettative, purtroppo. In questo periodo storico impossibile per molte famiglie lo Tato ha posto in essere una serie di aiuti, quantomeno fiscali che possano sorreggere le già gravose condizioni di nuclei familiari e piccole e medie imprese, La carta acquisti è uno di questo. Già in essere da tempo, il beneficio, prevede però delle caratteristiche che chi la richiede deve possedere. Dal primo gennaio si è aperta la possibilità di poter inviare le domande di adesione per il contributo di 80 euro da erogare ogni 2 mesi.
Questa cifra, benché minima, è destinata ai cittadini di età pari o superiore ai 65 anni e ai genitori di bambini di età inferiore ai tre anni ed è stata posta in essere per sostenere in parte le spese alimentari, sanitarie e per il pagamento delle bollette di luce e gas. La domanda per la Carta Acquisti, completamente gratuita per gli aventi diritto, può essere presentata negli Uffici Postali.
Per entrare in possesso della carta acquisiti e quindi poterne beneficiare, basterà compilare la domanda che si troverà sul sito del Ministero dell’Economia (https://www. mef.gov.it/focus/Carta-Acquisti/). Secondo quanto reso noto dal Mef: «I destinatari del contributo possono effettuare acquisti attraverso una carta elettronica di pagamento presso negozi alimentari, supermercati, farmacie, parafarmacie, nonché pagare le bollette di luce e gas negli uffici postali e usufruire della tariffa elettrica agevolata», spiega il ministero in una nota aggiungendo, inoltre, che coloro che hanno ottenuto la Carta negli anni precedenti e continuano a rientrare nei requisiti previsti, potranno usufruire del beneficio senza bisogno di una nuova richiesta, agevolando, pertanto, la procedura per l’affidamento della stessa.
L’intromissione della carta acquisti è un’iniziativa governativa già posta in essere da anni e ha da sempre anche se parliamo di una cifra irrisoria, dato un minimo respiro alle famiglie italiane. Essendo erogata ogni due mesi, la cifra mensile si andrebbe a ridurre a 40 euro, ma come si dice: “meglio di di niente”.
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