Diabetici in pericolo, attenzione al farmaco compromesso. Scatta l’allarme “rischio tumori“ questo quanto arriva da uno studio sulla composizione del farmaco antidiabetico.
Per i diabetici arriva l’allarme per quanto riguarda il farmaco antidiabetico che, sottoposto ad una serie di studi, avrebbe rivelato dei lati oscuri non ancora del tutto stabiliti. Stando a quelli che sono stati i primi rilevamenti, pare che nella composizione del farmaco utilizzato per la cura del diabete di tipo due, sarebbero presenti dei componenti che andrebbero ad alterare degli aspetti del nostro organismo e quindi ponendo lo stesso ad una serie di rischi. Ma quali sono questi rischi?
Il farmaco in questione è prodotto dalla casa farmaceutica Merck, la stessa che ha condotto le ricerche ed ha concluso gli studi su questo prodotto, trovando un elevato rischio di contaminazione da alcune sostanze. Ma quale sarebbe il vero problema? Stando a quello che è stato lo studio da parte della casa produttrice, all’interno di questo farmaco usato per contrastare il diabete ci sarebbero delle sostanze potenzialmente cancerogene e questo chiaramente ha fatto sì che la preoccupazione arrivasse ad alti livelli sia dell’azienda che produce il farmaco sia nella Food and Drug Amministration statunitense.
Ma quale sarebbe la preoccupazione delle due aziende? Stando a quelle che sono state le valutazioni delle fasi di produzione e quelle di stoccaggio di alcuni farmaci che vanno a controllare la glicemia nei pazienti che sono affetti dal diabete di tipo due, se notato un eccessivo livello del potenziale cancerogeno. Si tratta di januvia e janumet, entrambi farmaci entrambi i farmaci prodotti dalla Merck ecco che una prodotti dalla Merck ecco una delle aziende più grandi al mondo.
Lo scorso agosto grazie al lavoro fatto dalla FDA è stata attestata una percentuale alta rispetto ai limiti consentiti di nitrosamine Dei composti organici possibili o probabili cancerogeni per l’uomo. Anche se i farmaci non sono stati ritirati dal mercato l’azienda è iniziato ad operare con l’obiettivo di risolvere il problema e dopo mesi di ricerche la stessa azienda ha presentato un rapporto riferendo di aver identificato la causa del problema in alcuni lotti specifici e che avrebbe migliorato il suo processo di controllo per la qualità dei medicinali riducendo quindi il livello e portarlo entro i limiti consentiti tali da non essere ritenuti cancerogeni.
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