Settimana è davvero molto intensa per i contribuenti italiani che vogliono fare accesso ai bonus che sono stati messi a disposizione come quelli relativi alla costruzione del termocamino, ecco cosa dobbiamo sapere in merito.
Le ultime settimane del 2022 sono state davvero molto impegnative per la nuova squadra di governo capitanata da Giorgia Meloni, la quale ha lavorato attivamente alla realizzazione della Legge di Bilancio.
Nel testo della legge promulgata è dedicato anche un ampio capitolo a quella che sarà la gestione dei bonus relativi alla costruzione rimodulazione del termocamino, ecco quali sono i criteri per potervi fare accesso.
Vuoi farti un bel termocamino?
Nel corso degli anni abbiamo avuto modo di vedere come gli italiani hanno deciso di investire i loro guadagni anche nella realizzazione di alcune alternative in campo energetico dedicato appunto ai riscaldamenti, un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo è rappresentato dal termocamino che ha subito riscosso un grandissimo successo nelle varie case dato che recentemente è stata anche presentata una novità davvero a volte importante.
Sarà, dunque, possibile ampliare il proprio termocamino nel caso in cui siamo in possesso di una fonte di calore a quattro stelle e quindi con alta efficienza di energia, prevedendo migliore un rendimento migliore delle prestazioni. L’incentivo a cui facciamo riferimento non a caso è previsto sia per i privati che per le pubbliche amministrazioni, una misura introdotta nel 2022 che sassata confermata anche per il 2023. Inoltre, si tratta di una gestione pratiche che è stata affidata a Gse in entrambi i casi, per la quale si fa riferimento a 900 milioni di euro annui dei quali 200.000 sono destinati alle pubbliche amministrazioni.
Come è possibile avere accesso al fondo?
Si tratta di una vera e propria rivisitazione delle dimensioni degli impianti ammissibili, accelerando anche l’accesso diretto per coloro che faranno riferimento anche a certificazioni già approvate.
Il fondo in questione prevede un tetto massimo di 5.000 euro, per circa due pagamenti consecutivi. I soggetti privati per potervi fare accesso, differentemente da quando avviene nelle pubbliche amministrazioni che dovranno seguire un iter ben diverso, dovranno far riferimento all’ente Esco, ovvero Energy service company, in seconda battuta si dovrà provvedere anche alla stipulazione di un gas che permette la massima efficienza e quindi un rendimento migliore del termocamino.
In ogni caso per avere ulteriori informazioni si può fare riferimento anche al sito luce-gas.it, o chiedere informazioni al proprio ufficio patronato per capire se la gestione della pratica può essere di loro pertinenza e quindi poter avere successo al fondo appena citato.