Dopo il pane e le bollette, anche i farmaci aumentano di prezzo, ecco cosa sta succedendo e come si può correre ai ripari.
Da quando l’emergenza coronavirus ha messo in ginocchio l’economia italiana, i prezzi di alcuni generi alimentari di prima necessità come pane e bollette hanno subito un aumento, che ha reso difficile per l’intera popolazione sopportare le spese. Secondo quanto riportato da alcuni studi, l’aumento del prezzo medio ad esempio del pane tra aprile e maggio 2020 è stato di circa il 2,6%, con una media nazionale di circa 20 centesimi al chilogrammo, una media generale che si è verificata anche su altri alimenti di prima necessità e non solo.
Una situazione di gran lunga più grave si è presentata nella sfera delle bollette, con una media nazionale dell’aumento pari al 15%. Seppure non uniforme su tutto il territorio, i dati raccontano di alcune città italiane che hanno subito un aumento fino al 40% delle tariffe. Questo picco è stato motivato principalmente dalle spese di emergenza sostenute per fronteggiare l’emergenza Covid, ed a causa delle conseguenze economiche che la pandemia sta imponendo su molti settori. In particolar modo, l’aumento delle bollette è stato spinto dalle spese accessorie come le tasse devolute all’Amministrazione pubblica e l’aliquota Iva.
Anche se ciò non significa che la popolazione deve necessariamente subire l’aumento dei prezzi senza obiettare alcunchè, alcune associazioni di consumatori stanno promuovendo iniziative volte a contrastare le spese più gravose. Tra queste, una maggiore trasparenza della bollettazione a diversi livelli e una razionalizzazione degli acquisti per non incappare in rincari di produzioni.
In estrema sintesi, l’emergenza coronavirus ha inevitabilmente influenzato i prezzi di alcune generi di prima necessità, costringendo numerose famiglie ad affrontare una situazione di difficoltà. Tuttavia, il cambiamento dello stile di vita e la ricerca di soluzioni alternative stanno contribuendo a ridurre i costi gravosi che alcuni prodotti rappresentano.
Negli ultimi anni il settore farmaceutico ha conosciuto una profonda crisi. Tutto questo ha portato anche ad un aumento dei prezzi dei medicinali. Il principale problema è legato agli incentivi economici che i grandi gruppi farmaceutici ricevono per lo sviluppo di farmaci e in particolare di quei farmaci che presentano un forte valore terapeutico. Questi incentivi, tuttavia, non sono sufficienti a tenere testa all’aumento del costo della ricerca e all’incertezza che circonda il futuro di questi farmaci.
Con l’aumento dei prezzi dei medicinali, l’accesso ai trattamenti farmaceutici diventa più difficile, soprattutto per le persone a basso reddito, che più facilmente rischiano di non poter sostenere queste spese. Inoltre, con l’aumento dei prezzi dei medicinali, è più difficile, per le società farmaceutiche, ottenere un ritorno sugli investimenti, portando così al fermo di molti progetti. Questo a sua volta porta ad un calo dell’innovazione.
L’aumento dei prezzi dei medicinali è una situazione ben nota per i pazienti, che devono affrontare costi sempre più alti per curarsi. La situazione è diventata ancora più complicata con l’ultima riforma dell’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco, che ha introdotto una nuova regolamentazione riguardante il prezzo di determinati prodotti farmaceutici. Questa nuova regolamentazione riguarda principalmente i farmaci di marca commercializzati dalle aziende farmaceutiche, che ora dovranno pagare un’imposta sul prezzo dei loro prodotti. L’obiettivo di questa misura è di assicurare una maggiore trasparenza nelle letture dei prezzi dei medicinali da parte dei pazienti, che dovranno saper valutare anche gli aumenti considerevoli che la riforma dell’Aifa ha introdotto.
L’aumento dei prezzi può avere un impatto negativo sui pazienti, specialmente quelli a reddito basso, che non sono in grado di permettersi i medicinali di marca più costosi. Purtroppo, ciò significa che i pazienti tendono a non prendere i medicinali come prescritto, mettendo così a repentaglio la loro salute.
Pertanto, è importante che i pazienti siano consapevoli dei possibili aumenti di prezzo dovuti alla riforma dell’Aifa e che sappiano come affrontare la situazione. Ad esempio, è possibile richiedere la prescrizione di un farmaco generico, che è più economico dei medicinali di marca. Inoltre, i pazienti possono confrontare i prezzi dei farmaci presso diverse farmacie online per trovare quella con i prezzi più adatti alle loro esigenze.
In conclusione, l’aumento dei prezzi dei medicinali è un problema serio e può avere effetti a lungo termine sulla salute delle persone. Pertanto, è importante che i pazienti sappiano come gestire la situazione e che siano consapevoli dei loro diritti quando si tratta di acquistare medicinali. Allo stesso modo, è importante che le aziende farmaceutiche capiscano che, quando si tratta di salute, non tutto è desiderabile guadagnare.
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