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Salute e Benessere

Rischio infarto se mangi così lo studio lo dimostra

La fame nervosa rappresenta un tarlo per tutte le persone che nel cibo trovano un riparo dallo stress, ma un nuovo studio scientifico ha permesso così di riscontrare quali sono davvero i gravi rischi per la salute arrivano appunto da questo tipo di disturbo.

Durante l’ultimo ventennio sono stati davvero numerosi i studi scientifici che sono stati messi in atto in campo alimentare, molti dei quali hanno permesso così di riscontrare quali sono gli apporti positivi nutrizionali che vari cibi riescono ad avere sul nostro corpo diventando un vero e proprio balsamo ricco di benefici.

Eppure, allo stesso tempo sono tanti gli spettri che si nascondono dietro il cibo soprattutto in relazione ad un eccesso e ha una dieta sregolata che può causare gravi danni al corpo insieme ad altri fattori scatenanti che non devono essere in alcun modo sottovalutati.

Fame nervosa: da cosa scaturisce il disturbo?

Impossibile negare copia in questi anni siano stati numerosi gli scienziati che si sono espressi in merito alla fame nervosa, la quale scaturisce dallo stress e che conduce la persona di riferimento a trovare rifugio nel cibo placando lo stress con vari alimenti spesso ricchi di zuccheri e grassi saturi. Il tutto non finisce qui, dato che uno dei disturbi della fame nervosa riguarda la particolare esigenza di cibo senza avvertire il senso della sazietà, conducendo il proprio corpo a rifornirsi di alimenti fin quando tale necessità non viene in un certo qual modo placata non perché si é mangiato a sufficienza ma nel momento in cui la sensazione di stress viene attenuata.

Infatti, determinante sotto questo punto di vista è stato anche lo studio scientifico che è stato condotto dell’European Journal of Preventive Cardiology, rivista della Società Europea di Cardiologia (ESC), coordinato da Sandra Wagner e Nicolas Girerd, del Centro di Indagine Clinica (CIC-P) di Nancy, in Francia, il quale ha permesso di individuare quali sono i gravi rischi per la salute derivanti dalla fame nervosa.

La regola delle 3 M

Secondo quanto reso noto dalla stampa nazionale e internazionale, lo studio scientifico sopra menzionato ha permesso di chiarire come la fame nervosa metta aggrava il rischio il nostro corpo causando dei danni alle pareti delle arterie al muscolo cardiaco non indifferente. Problematiche che riconducono poi ha un aumento del rischio di poter contrarre infarti, ictus e non solo dato che a destare preoccupazione troviamo anche la disfunzione diastolica che innesca uno scompenso cardiaco.

Il team di scienziati sopra citato, infatti, ha consigliato di mettere in pratica quotidianamente la regola delle 3 M:

  • Muoversi, quindi cercare di effettuare quotidianamente dell’attività fisica anche se questa compete una passeggiata di circa 15 o 20 minuti grazie;
  • Meditare, concentrarsi sulle proprie esigenze e fare in modo di trovare altri modi per ridurre lo stress oltre quello che rifugiarsi nel cibo;
  • Mangiare consapevolmente, seguire quindi una dieta sana ed evitare junk food Ricky di grassi saturi e non solo, in questi casi il consiglio è sempre quello di rimettersi alla cura di un medico esperto nutrizionista che possa studiare il nostro caso e aiutarci a evitare così la fame nervosa.

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