Si ferma lo sciopero dei benzinai indetto per protestare contro il caro benzina. Ecco cosa è cambiato nelle ultime ore: lo scenario
Continuano le proteste per l’aumento dei prezzi del carburante. Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina i costi di gas e benzina sono aumentati a dismisura, facendo crescere la preoccupazione in tutto il paese. Il governo Draghi dopo varie proteste era riuscito ad attutire la situazione tagliando le accise e riducendo così almeno in parte il costo della benzina. Una decisione che non è stata confermata dal governo Meloni e che ha portato di nuovo il malcontento.
Le varie polemiche sono sfociate in uno sciopero dei benzinai, che hanno voluto ribadire la loro sostanziale incolpevolezza di fronte a questi rincari e chiedere interventi allo stato che potessero migliorare la situazione. Nelle ultime ore però lo sciopero indetto è stato cessato, ecco il motivo.
Lo sciopero dei benzinai si ferma: la situazione attuale
Dopo 24 ore i gestori di Fegica e di Figisc-Anisa Confcommercio hanno deciso di mettere fine allo sciopero dei benzinai. La ragione però non è purtroppo un accordo con il governo, non ancora trovato nonostante i tanti incontri, ma per senso di responsabilità verso gli automobilisti.
Le sigle hanno comunque ribadito di avere raggiunto uno degli obbiettivi preposti alla vigilia, fare emergere “la verità dopo le accuse false e scomposte verso una categoria di lavoratori, è stato abbondantemente raggiunto. I cittadini italiani hanno capito” ha detto Roberto Di Vincenzo, presidente della Fegica., aggiungendo che il Governo “ha incautamente scaricato sui gestori la responsabilità dell’aumento dell’accisa e li ha indicati come i veri speculatori”, ha ribadito in mattinata.
Si è poi comunque apprezzato il tentativo del governo di migliorare il testo del decreto legge, e l’importanza di avere un tavolo permanente. Non serve più, insomma, scioperare per avere l’attenzione del governo, e proprio per questo si è anche deciso di cessare lo sciopero, che ha avuto davvero un’alta adesione. Insomma, le criticità sono ancora molte, ma sono comunque stati compiuti dei passi importanti, e non si possono ignorare quelle che sono le esigenze degli automobilisti. Non resta insomma che seguire gli sviluppi della vicenda.