Durante gli anni sono stati numerosi falsi miti diffusi sul caffè, una bevanda amatissima in tutto il mondo ma che potrebbe comportare delle conseguenze al nostro corpo se non prestiamo le dovute attenzioni… eppure ecco dei validi motivi per cui dovremmo berla ogni giorno.
Il caffè ha una storia lunga davvero numerosi secoli, soprattutto se consideriamo il fatto che questa è entrata nella quotidianità di ognuno di noi diventando una tra le bevande principali con le quali cominciare la propria giornata.
Eppure, in diverse occasioni numerosi studi scientifici si sono concentrati sulle motivazioni per le quali bisognerebbe prestare attenzione nel momento in cui assumiamo caffè, il quale conteneva tra ferina si è rivelato essere un energizzante sì ma anche un eccitante dannoso per il cuore nel momento in cui superiamo le dosi minime consigliate. Ecco cosa dobbiamo sapere in merito.
Ebbene sì, come abbiamo avuto modo di spiegare all’inizio del nostro articolo, nel corso dei secoli sono stati numerosi i falsi miti diffusi sul caffè e sul modo in cui questo potesse interagire negativamente sul nostro corpo, motivo per cui è sempre stata consigliata una altissima cautela nei confronti della bevanda che potrebbe anche mettere in sofferenza il nostro cuore.
Recentemente, a fare il giro del mondo è stata una ricerca effettuata dall’Alma Master su un campione di popolazione che abitualmente prende caffè nella propria giornata dimostrando come questo abbia, differentemente da quanto pensiamo, degli effetti positivi sul nostro corpo. In particolar modo è stato riscontrato come il caffè mantenga più bassa la pressione sanguigna.
La nuova ricerca scientifica che è stata messa in atto sul caffè dimostra come questo riesca ad aiutare la persona ad avere una pressione sanguigna bassa, un risultato ottenuto dall’università di Bologna, la quale ha realizzato una studio scientifico insieme all’IERCCS Policlinico SantOrsola.
Lo studio i n questione è stato pubblicato sulla rivista Nutrientes con il titolo Self-Reported Coffee Consumption and Central and Peripheral Blood Pressure in the Cohort of the Brisighella Heart Study.
La ricerca in questione è stata realizzata su un campione di circa 720 uomini 783 donne, al capo dello studio dottor Claudio Borghi, professore al dipartimento di Scienza Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna e responsabile dello studio.
Il punto di partenza è stato quello della ricerca effettuata dal Brisighella Heart Study, analizzando così le abitudini delle persone appartenenti a entrambi i sessi permettendo di capire come due o tre caffè al giorno riescono davvero ad aiutare la persona a mantenere una persona più bassa rispetto a chi non assume tale bevanda o ne predilige soltanto un al giorno. In particolar modo il professore Claudio Borghi ha fatto la seguente osservazione: “Si tratta del primo studio ad osservare questa associazione sulla popolazione italiana, e i dati confermano l’effetto positivo del consumo di caffè rispetto al rischio cardiovascolare”.
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