Covid, di nuovo allarme, risalgono i contagi, ma la causa sarebbero i nuovi ceppi che si diffondono nel mondo nonostante i cali numerici.
La paura del Covid-10 non smette di esistere nelle persone di tutto il mondo, stando a quelle che sono le ultime stime rilevate dall’ultimo bollettino, i contagi da Covid-19 sarebbero in calo ma a preoccupare sono i ricoveri e soprattutto la formazione delle varianti che non stentano a sopraffare le popolazioni europee. Secondo l’ultimo monitoraggio di Fondazione Gimbe, nella settimana 20-26 gennaio 2023, rispetto alla precedente, sono diminuiti del 26,5%, come pure ricoveri e decessi. E allora perchè si parla di un nuovo aumento? La problematica starebbe nelle persone che si riammalano del virus, in quel caso le cifre vanno crescendo.
Prendendo in esame il periodo dal 16 al 22 gennaio, il report esteso dell’Istituto superiore di sanità pone in evidenza una crescita dei casi di persone che, già colpite dal virus, sono tornate ad ammalarsi. In termini di percentuali stiamo parlando di cifre che viaggiano dal 24,9 al 27,8%. Ma quali sono i fattori che sono preoccupanti? Le sotto varianti sono quei fattori che fanno mantenere ancora alta l’attenzione.
Quali sono le sotto varianti del Covid-19?
Mentre i dati relativi ai nuovi contagi calano, in Italia aumentano i casi di secondo, terzo e per alcuni casi anche quarto contagio da Covid-19. La malattia non stenta ad arrestarsi nelle sue forme minori, ovvero le sotto varianti come Cerberus e Kraken e non solo in Italia ma nel mondo. Secondo l’ultimo bollettino dell’Organizzazione Mondiale della Sanità i due ceppi di virus SarsCoV2 sono ormai responsabili di oltre la metà dei contagi globali: Cerberus del 42,3% e Kraken dell’11.5%. In America queste due sotto variati hanno una percentuale di contagio dell’80% circa, mentre in Europa Kraken è quasi assente, ma più di un contagio su dieci è da Orthrus. In Cina la variante dominante è invece BA.5.2, seguita da BF.7.
Ma cosa causa tutto questo? La responsabilità starebbe nella copertura vaccinale. Come si legge dl report dell’Oms, si rileva un calo del 78% su base mensile, ma il numero di casi è sicuramente sottostimato, registrando al contrario un aumento del 65% dei decessi. A influire su questo dato, soprattutto, i numeri cinesi. Nell’ultimo mese, nel Paese si sono verificati 62.759 decessi per Covid, più del doppio rispetto al mese prima; in Usa +31% rispetto al mese precedente e in Giappone +46%. In Italia -59% rispetto al mese precedente e i decessi -36%.