Mutui, facciamo chiarezza: quale dei due è più conveniente. Ecco cosa devi sapere per non correre rischi
Il mutuo è un vero incubo per le famiglie italiane. La crisi economica degli ultimi anni ha ulteriormente complicato le cose per i cittadini. A questo si sono unite nuovi cambiamenti nei diversi tassi. A Febbraio la banca centrale europea ha alzato i tassi di 50 punti base. La stessa cosa è stata annunciata per il mese di marzo. Gli Euribor, gli indici su cui si calcola la calcola dei mutui, tra qualche settimana passeranno dal 2,57% al 3%. Il tasso sui depositi, al quale è legato, è invece più basso di 50 punti base rispetto all’altro tasso di rifinanziamento principale della Bce, proiettato al 3,5%. Da Marzo verrò poi valutato lo stato dell’inflazione. Verranno poi valutati eventuali provvedimenti.
Altrettanto importante l’intenzione, annunciata dalla Bce, di valutare lo stato dell’inflazione da marzo in poi, prima di optare per ulteriori strette. Il mercato dei future prevede un picco degli Euribor fissato al 3,4% per fine anno, con poi una discesa nel 2024-2025 sotto il 2,5%
Tempi diversi, insomma. Tutto è cambiato. Sino ad un anno fa infatti l’Euribor aveva tassi addirittura negativi (-0,5%). Oggi invece i valori sono addirittura superiori a quelli dell’Eurirs, che è il parametro usato per fermare il tasso fisso. Non è la prima volta che i tassi dell’Euribor vengono tagliati per sostenere l’economia in difficoltà, per questo anche oggi qualcuno potrebbe optare per un tasso variabile sperando che i valori tornino nella media.
“L’impennata dei tassi e la convergenza tra fisso e variabile ha compresso nel 2023 le richieste di mutui a tasso variabile che a gennaio rappresentavano solo il 13% del totale, un crollo rispetto al 60-70% dell’estate scorsa, sommando variabile puro e variabile con cap. Alcuni clienti continuano a preferire il variabile, una scelta che a prima vista è più coraggiosa, ma che dal punto di vista finanziario nel lungo periodo può essere la più vincente”, ha spiegato Alessio Santarelli, amministratore delegato MutuiOnline, intervistato da “Il Sole 24 Ore”
In ogni caso per chi intende stipulare un mutuo è indispensabile conoscere tutti i rischi dei diversi tipi di mutuo. “È importante che i mutuatari variabili siano consapevoli della sostenibilità dei mutui che sottoscrivono e quindi dei rischi a cui si espongono se i tassi andassero a convergere verso i livelli americani rispetto alla certezza dello sposare un tasso fisso”, ha continuato sempre Santarelli
La via più prudente, consigliata da molti, è iniziare con un tasso fisso, e poi a seconda del contesto effettuare una surroga a tasso variabile, sperando che nel frattempo le banche non aumentino gli spread sull’opzione.
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