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Curiosità

Smart working ora è per i fragili, cosa è cambiato

Svolgi il tuo lavoro ancora in smart working? Sappi che ora è per i più fragili, ecco cosa è cambiato oggi.

Il lavoro a distanza noto anche come smart working è una modalità di lavoro in cui le persone non devono trovarsi necessariamente fisicamente in un luogo di lavoro specifico. Lo smart working si basa sull’utilizzo di tecnologie digitali (reti di comunicazione telefonia mobile, Wi-Fi o radio), che consentono ad un team di lavorare da remoto ed effettuare una gestione dei propri impegni all’interno del proprio ambiente domestico.

Lo smart working è una forma di lavoro flessibile che promuove la produttività e la creatività unendo le esigenze aziendali con quelle personali. Permette ai dipendenti di lavorare da casa o da qualsiasi luogo scelto, possibilmente non in sede, e senza un orario rigido imposto dall’azienda. Esso non si limita a essere un prodotto di servizio ma un modo di fare business, un modo per organizzare il lavoro, una filosofia e una strategia aziendale.

I vantaggi

I vantaggi dello smart working per l’azienda sono abbastanza evidenti, si parla di risparmio di tempo, di un’alta produttività, di un ritorno sugli investimenti, di un migliore utilizzo delle risorse e di una maggiore efficienza nel lavoro. Per i dipendenti vi sono anche molti vantaggi oltre al risparmio di tempo ed energia dato dall’assenza di trasferte. Tra questi ricordiamo un maggiore controllo sui propri impegni e sull’ambiente, la possibilità di conciliare lavoro e vita familiare, maggiore creatività ed uguaglianza nell’accesso alle opportunità.

Lo smart working è un modello che ha dato vita a nuovi posti di lavoro e nuove professioni. La flessibilità offerta dallo smart working coinvolge qualsiasi tipo di lavoro, sia per dipendenti aziendali che per professionisti, in qualunque settore e in qualsiasi azienda. Perché lo smart working sia effettivamente un successo, è necessario prevedere delle linee guida che aiutino ad identificare i ruoli, ruoli e responsabilità delle persone coinvolte. Deve anche essere sostenuto da una tecnologia adeguata e da una buona pianificazione del lavoro. In ogni caso, ciò che conta è che lo smart working sia realmente accessibile e utile a tutte le parti in causa, sia dal punto di vista professionale che umano.

Ora è per i fragili, ecco cosa è cambiato

Il Governo italiano ha deciso di prorogare lo Smart Working sino al 30 giugno 2023, privilegiando particolari categorie di lavoratori, quali i lavoratori fragili e i genitori Under 14.

Per quanto riguarda i lavoratori fragili, il provvedimento si rende ormai necessario per evitare che la pandemia di COVID-19 possa avere un impatto sulla salute e sulla stabilità lavorativa. A tal proposito, lo smart working viene proposto per avere un impatto minimo sulle persone più esposte al rischio contagio, come gli anziani, i disabili, le persone con patologie croniche e i fragili lavoratori a cui sono rivolte le misure di solidarietà.

Il provvedimento prevede, inoltre, lo smart working anche per i genitori under 14, con l’obiettivo di salvaguardare i principi fondamentali della vita familiare – spesso messi in crisi dallo svolgimento del lavoro esterno nelle ore serali e nel fine settimana – nonché di offrire una possibilità di conciliazione dei tempi di studio dei figli con quelli di lavoro dei genitori.

Nuove misure messe in atto dal Governo

Le misure di Smart Working rappresentano un importante passo in avanti nella tutela dei lavoratori, ma anche un segno di consapevolezza del Governo per adottare le misure necessarie a far fronte alla situazione epidemiologica. Inoltre, rappresentano un primo, fondamentale passo per la piena attuazione della legge sur lavoro agile, che andrà a disciplinare la possibilità di svolgere lavori da casa, sotto il controllo delle aziende, sotto controllo da parte dell’autorità di vigilanza, e con i relativi obblighi in materia di sicurezza e salute.

Si ribadisce, infine, l’importanza di incentivare le misure di Smart Working anche in altri ambiti della vita e del lavoro, come nelle strutture sanitarie, industriali e nelle fabbriche. Tecnologia e innovazione devono diventare un pilastro portante delle attività lavorative, sia per consentire ai singoli dipendenti di lavorare da casa, proteggendo la propria salute, sia per contribuire al miglioramento della produttività dei loro posti di lavoro.

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